AZIENDA DISTANTE DAI LAVORATORI!

Lo scorso 19 maggio si è tenuto il primo incontro per il rinnovo dell’integrativo aziendale del Gruppo Hera nel corso del quale le OO.SS. Nazionali e il Coordinamento Nazionale RSU hanno presentato la Piattaforma approvata dalle lavoratrici e dai lavoratori.

Il 17 giugno, nel corso del secondo incontro, l’azienda ha proposto un progetto di rinnovo del contratto aziendale, sia normativo sia economico, assolutamente insoddisfacente, indicando un aumento del premio molto inferiore alle richieste presentate dalle OO.SS. in piattaforma e non coerente con i bilanci del Gruppo.

Anche nell’incontro dell’11 luglio, a quasi un mese di distanza, l’azienda è rimasta sulle sue posizioni evidenziando una goffa discontinuità rispetto agli integrativi degli ultimi 20 anni e anche agli ultimi due “accordi ponte” sottoscritti in piena pandemia.

Un atteggiamento del genere è assolutamente incomprensibile anche in considerazione dei profitti che si evidenziano dal bilancio consuntivo e dal valore dei dividendi, decisamente straordinari anche in tempi di pandemia.

Come OO.SS. e Coordinamento Nazionale RSU abbiamo espresso la necessità di sottoscrivere un contratto integrativo che si caratterizzi coerentemente con l’andamento positivo del Gruppo, in linea con gli incrementi passati e che salvaguardi il potere d’acquisto dei lavoratori in una fase in cui l’inflazione è fuori controllo.

Anche sulla parte normativa riteniamo sia necessario procedere ad una revisione significativa, soprattutto per quanto riguarda le articolazioni orarie e i processi di razionalizzazione, valutando congiuntamente le ricadute sul personale coinvolto.

Come siamo altresì convinti che sia indispensabile fare un passo in avanti anche sul “Modello Partecipativo”, affinché i lavoratori diventino protagonisti nelle scelte aziendali.

Forse non si è compreso che la sfida della transizione ecologica e digitale, attraverso il coinvolgimento e la formazione continua dei lavoratori, dovrà essere meglio affrontata anche con lo sviluppo delle competenze e delle capacità digitali valorizzando l’autonomia professionale dei lavoratori.

Non comprendiamo perché il Gruppo Hera abbia intrapreso un percorso assolutamente sbagliato che, oltre a segnare un netto cambio di passo e una discontinuità profonda rispetto al passato, dimentica l’assoluta necessità di coinvolgere nei processi aziendali i lavoratori e di corrispondere agli stessi il giusto riconoscimento economico.

In questi anni difficili dove, grazie ai protocolli Covid sottoscritti con le OO.SS., siamo riusciti a dare continuità nei servizi erogati e solidità all’azienda ma, qualcuno, si è già dimenticato l’impegno di tutte le lavoratrici e lavoratori.
L’ambizioso Piano Industriale presentato qualche giorno fa evidenzia un’azienda solida e in costante crescita.

Confidiamo che l’azienda torni al tavolo con uno spirito costruttivo e lasci da parte le provocazioni affinché si possa valorizzare il lavoro dei dipendenti che hanno fatto di questo Gruppo un’eccellenza nel panorama nazionale.

13 luglio 2022