La presenza del gruppo nelle testate nazionali e locali, è stata prevalentemente di natura finanziaria.

Continua, infatti, la vendita di azioni da parte dei comuni proprietari. Dopo il Comune di Copparo (FE), che si è liberata di 150.000 titoli, per un valore di 411.841,55€, è stata la volta del Comune di Sassuolo, attraverso la sua società SGP, che ha ceduto oltre 706.000 azioni per un corrispettivo di oltre 1.963.000€. Tutto parte del piano complessivo già annunciato a giugno.

Intanto, mentre gli esperti teorizzano sul possibile impatto negativo che avrà sulle multiutility nostrane l’ingresso di Iberdrola (l’equivalente della nostra ENEL in spagna) sul mercato italiano, la corsa all’area 3€ del titolo Hera in borsa, subisce una battuta d’arresto, riportandolo verso i minimi del mese.

Il Sole 24 ore ha dedicato al gruppo Hera ben due articoli, in settimana. Il primo nell’ambito più ampio del riassetto delle multiutility, analizzando le strategie di acquisizione ed evidenziando l’ “abbattimento del “tabù” del controllo pubblico al 50%”, evento che riguarda solo Hera, visto che sia Iren che A2A sono ancora a maggioranza pubblica. Questa strategia di uscita continua a lasciarci alquanto perplessi e ricorda un po’ alcune figure retoriche, tipo il mugnaio che vende la macina per comprarsi la farina, o il fattore che vende le galline per acquistare le uova.
L’altro articolo consiste in un’interessante intervista al presidente Tomaso Tommasi di Vignano, sempre sul tema delle acquisizioni (tema evidentemente caro alla comunità finanziaria). Il presidente torna più volte su alcuni punti: la crescita continua attraverso le operazioni, appunto, di acquisizione e l’aumento del margine operativo lordo. Un messaggio ai mercati, che dovrebbe però interessare anche i lavoratori di Hera, visto che una delle variabili utili al calcolo del MOL, è il costo del lavoro e di conseguenza, l’auspicata crescita del Margine potrebbe essere perseguita anche facendo leva sulle cosiddette “linee interne”, cioè riorganizzazioni finalizzate alla riduzione unitaria del costo del lavoro.

 

Alla prossima settimana!